11 Giugno 2025 -

DOMENICA 22 GIUGNO: 4° GIORNATA NAZIONALE SENTIERO ITALIA CAI

DOMENICA 22 GIUGNO 2025

4° GIORNATA NAZIONALE SENTIERO ITALIA CAI

Da Pietransieri(AQ) a San Pietro Avellana (IS) – Tappa SIQ12 del Sentiero Italia

Programma

  • Ore 6.45: ritrovo e Partenza parcheggio di via Londra a Villa Raspa – trasferimento con auto proprie
  • Ore 8.30: Pietransieri
  • Ore 18:00: rientro stimato a Pescara

Mezzi di trasporto :

  • Mezzi propri (Al termine dell’escursione solo gli autisti verranno riportati in autobus a riprendere le auto a Pietransieri)

Referente dell’escursione: AE Alessandro Galli 3287460421

Accompagnatori:  AE Elvio Verna 

N.B. Per partecipare all’escursione  è obbligatorio iscriversi tramite sms / whatsapp al referente dell’escursione  entro le ore 20 di lunedì 16 Giugno

NB: I soci CAI devono essere in regola con il tesseramento 2025.

Gli Accompagnatori CAI si riservano la facoltà insindacabile di apportare variazioni al percorso in funzione delle condizioni meteorologiche ed ambientali.

I partecipanti dovranno attenersi alle disposizioni degli Accompagnatori.

L’iscrizione comporta la presa visione dei sottoelencati DATI TECNICI:

Difficoltà: E

Dislivelli: S +380 D -610

Distanza 11,5 km

Durata 5h

Descrizione: Dalla piazzetta antistante il sacrario dei caduti di Limmari (1357mt),il Sentiero Italia prosegue nel centro abitato di Pietransieri, affiancando il Sentiero della Pace/Limmari.
Nella frazione di Pietransieri ,durante la seconda guerra mondiale,il 21novembre 1943 in località Limmari le truppe tedesche consumarono una delle più atroci ed orrende stragi che la storia ricordi, durante la quale persero la vita 128 vittime innocenti.
Continuiamo sempre in leggera discesa a seguire il Sentiero Italia, fino ad incrociare il sentiero della Pace che va ai Casali dove ci furono gli eccidi.Abbiamo percorso circa 2,3km (1146mt).
Proseguendo il Sentiero Italia incroceremo la masseria La Ricciotta e dopo altri 3km circa arriveremo alla località Taverna già ex stazione della Sangritana , poi passando sotto al cavalcavia
della superstrada e attraversando il ponticello sul fiume Sangro ,siamo già in territorio molisano.
Con i suoi 208 km il REGIO TRATTURO CELANO-FOGGIA è il terzo più lungo tra i cinque regi tratturi, dopo quello Magno L’Aquila-Foggia (244km) e il Pescasseroli-Candela (221km).
Inizia il suo percorso a Celano nella Marsica (in località Pratovecchio) e in direzione SE lungo vallate e altopiani posti quasi sempre sul versante adriatico dello spartiacque appenninico raggiunge
il Tavoliere delle Puglie, a Foggia (presso il monumento di Epitaffio).
Nel tratto odierno, il Tratturo discende il lato sinistro della valle del Sangro aggirando l’acrocoro montuoso di Monte Tocco-Monte Secine-Monte Pizi,lungo un territorio dominato da estese foreste
quasi tutte di proprietà demaniale, come quella Regionale di San Martino-Cantalupo, vero e proprio enclave molisano che si protende per 200h sul lato sinistro della valle del Sangro.Lo stesso dicasi per il Sito di Importanza Comunitaria “Isola della Fonte della Luna” tutelato a livello europeo, che tutela un raro bosco igrofilo sul corso del fiume Sangro prossimo al Tratturo. Sulla sponda sinistra del Sangro, è la Taverna del Sangro (o della “Valle”),edificata nel 1632 e di proprietà del Duca D’Alessandro di Pescolanciano,oggetto di lavori di recupero conservativo nel 2010.Sui muri di questo edificio era posta un’antica pandetta (ora custodita dal CFS, in attesa che venga ricollocata in loco).Come quella di Sprondasino (ora nel municipio di Bagnoli del Trigno) riportava le tariffe
concordate tra il Regio Fisco, i feudatari , le Università (res sui proprie) e la Chiesa, relative al pedaggio da pagare per il transito degli armenti attraverso alcuni punti chiave dei Tratturi ( tipo l’attraversamento dei fiumi).In effetti, l’esposizione dei pedaggi-esistenti già nel periodo Romano e di fatto imposti dai baroni locali anche nei periodi in cui erano formalmente aboliti (periodo
Angioino)-fu reintrodotta dal Re delle Due Sicilie,Ferdinando I, con apposito Regio Decreto, in modo da evitare i ricorrenti abusi ai danni dei pastori, perpetuati dai baroni locali.Poco prima della
Taverna è possibile rintracciare un antico cippo con la sigla Rte l’anno di reintegra 1882. SAN PIETRO AVELLANA: l’ipotesi più accreditata del toponimo “Avellana”è che possa derivare da “Volana”, città sannitica distrutta durante la terza guerra sanniticanel 293 a.c.dal console romano Spurio Carvilio, localizzabile sulla sommità di Monte Miglio (mt1350) dove sono i resti di
fortificazioni di epoca italica.L’attuale abitato fu fondato nel X secolo circa da San Domenico di Sora.Ebbe origini da un insediamento di abitanti locali i quali, a seguito della distruzione dei vari
casali ai quali era riconosciuta autonomia amministrativa, ritennero di dover risiedere nelle immediate vicinanze dell’abbazia benedettina di San Pietro Avellana, che all’epoca era una
cittadella fortificata e quindi forniva anche protezione di tipo militare.L’Abbazia, fondata nel IX secolo, divenne dipendenza diretta di Montecassino nel 1060 grazie a Papa Niccolò II, mentre nel
1069 i Conti di Sangro, fondatori e proprietari del Monastero, sancirono il passaggio a Montecassino,impegnandosi a difenderli militarmente come se fossero ancora suoi.In essa era
conservato il Chronicon Volturnense ( sorta di catasto delle chiese della Valle del Sangro appartenenti all’Abbazia di San Vincenzo al Volturno ).Nella chiesa parrocchiale dei SS.Apostoli
Pietro e Paolo è la cripta , ove si conserva il corpo di S.Amico.L’eremo intitolato al medesimo Santo è nell’omonimo bosco che circonda l’abitato.
Dopo la caratteristica Taverna del Sangro (760mt),si transita sotto il viadotto Taverna della SS652 e, a sinistra, un ponticello consente di superare il fiume Sangro.Di lì a 150mt si raggiunge
la SS558 ( cartello camminatori).Sul lato opposto della strada si risale in direzione SE passando di fianco (a sinistra) la diroccata Masseria San Nicola (789mt).
La salita, ora in forte pendenza, è resa più faticosa da un fondo rovinato dal passaggio di mezzi utilizzati per il taglio del bosco misto di cerro. Dopo circa 1km la pendenza diminuisce per
guadagnare all’altezza di una croce di ferro e di un cartello bandiera Regio Tratturo il paese di San Pietro Avellana lungo la via del Tratturo (1000mt; 3.7km).Dopo circa 300mt, si svolta a
sinistra per prendere, superata una piccola gradinata e un bel fontanile, l’acciottolato di via Fontanelle che scende dopo 140mt in Piazza Umberto I° (980mt; totale 4,15km).

Dotazione Personale: Scarponi da trekking in buono stato, giacca a vento, guscio impermeabile, occhiali da sole, crema solare, copricapo, eventuali indumenti di ricambio, bastoncini da trekking, cibo, Sali minerali e acqua (si consigliano almeno 1,5 lt. di acqua a testa).

Si raccomanda ad ogni partecipante di valutare i dati tecnici, dislivello, lunghezza e durata, al fine di verificare se le caratteristiche dell’escursione sono compatibili con la propria preparazione e con l’abbigliamento di cui si dispone. Gli accompagnatori sconsigliano l’escursione a quanti non adeguatamente allenati e/o sufficientemente equipaggiati. L’iscrizione comporta la presa visione
della presente locandina e dei dati tecnici allegati nonché l’obbligo degli accompagnati ad osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni impartite dagli accompagnatori.